Il corsivo.

 

Giornata Mondiale: Pace, bene fragile e prezioso

 

di Laura Paradiso

La 57a Giornata Mondiale della Pace – che si celebra l’1 gennaio 2024 su “Intelligenza artificiale e Pace” – ci richiama sui grandi rischi rappresentati dal diffondersi di meccanismi automatici che possano incasellare gli individui secondo schemi di credito sociale che nulla hanno a che fare con la complessa unicità di ogni persona.

Come già ora l’esperienza dimostra, questi processi di categorizzazioni sono forieri di conflitti di potere e del timore concreto che essi possano portare a conflitti tra gruppi e persone.

Va dunque guidata una intelligenza artificiale che se non controllata secondo valori condivisi rischia di intaccare – mettendolo in discussione attraverso l’identificazione delle persone con un insieme di dati – il concetto stesso di rispetto della dignità umana. Ciò con profonde ripercussioni e lacerazioni del tessuto sociale e civile di comunità e gruppi a causa della creazione di inaccettabili graduatorie tra i cittadini.

La Giornata Mondiale della Pace sollecita anche un’altra riflessione: non vi può essere Pace senza giustizia, né giustizia senza la comprensione e l’ascolto dell’altro così come senza l’intrecciarsi di relazioni che riconoscano nell’altro l’intento di realizzare uno sviluppo positivo di persone e popoli.

La Pace è un bene fragile e prezioso che va difeso, coltivato, alimentato. Senza di essa i popoli si mostrano incapaci di vivere, crescere, progredire. Senza di essa distruzione e violenza diventano tragici paradigmi di quotidianità non risparmiando donne, vecchi e bambini. L’orrore di una tragica quotidiana contabilità di morti, feriti e distruzioni non è lontano da noi: dall’Ucraina invasa dalla Russia al drammatico riesplodere del conflitto israelo-palestinese.

Come Assistenti sociali rinnoviamo il nostro impegno a vigilare affinchè anonimi strumenti tecnologici non possano frapporsi tra noi e le persone con cui interloquiamo; l’impegno è anche quello di segnalare anomale situazioni che travalichino il normale sviluppo tecnologico che anche nella nostra professione è giusto abbia il loro spazio.