Il corsivo di Laura Paradiso 

 

Nuovi colleghi a RomaCapitale 

(una GUERRA e una nuova stagione politico-parlamentare alle porte)

 

Roma, 9 settembre 2022. Si stanno formalizzando in questi giorni, da parte degli uffici di RomaCapitale, una serie di assunzioni di assistenti sociali. Molte giovani colleghe – sempre in larghissima minoranza colleghi, sono pronte ad entrare in servizio. 

 

Si tratta delle 140 unità previste con l’ultimo concorso bandito, dopo anni di vuoto, dall’Amministrazione capitolina, cui se ne è aggiunto un altro centinaio grazie alla norma inserita nella Legge di bilancio 2021 che ha finanziato i Comuni per migliorare il rapporto tra numero di assistenti sociali e numero di abitanti che deve tendere a 1 ogni 4mila.

 

La notizia che così tante colleghe e tanti colleghi si avviino alla professione non può che essere sottolineata con favore e soddisfazione. Premia gli sforzi fatti e le pressioni esercitate – a livello territoriale e a livello nazionale – per far comprendere che solo rafforzando e facendo crescere la rete dei servizi a disposizione dei cittadini più deboli e fragili è possibile puntare ad una vera politica di protezione delle periferie immateriali in grado di integrarle nel corpo e nella struttura sociale di una comunità.

 

Troppi e nuovi – soprattutto nuovi – sono i bisogni che, nei prossimi mesi, emergeranno in tutta la loro gravità e impellenza. Siamo di fronte ad una crisi economica che si presenta con modalità imprevedibili e che singoli, famiglie, comunità, gruppi sociali, dovranno contrastare avendo tuttavia a disposizione strumenti sempre meno efficaci.

 

Gli effetti rovinosi prodotti da una inflazione che corrode le poche certezze delle famiglie; una ripresa economica debole e altalenante che sembra non corrispondere alle aspettative immaginate e previste anche dal piano post-pandemico del PNRR; concreti sacrifici nella quotidianità di ciascuno, a causa dei venti di guerra che sembrano non volersi smorzare. 

 

E’ con tutto ciò – e con le relative conseguenze – che quanti già operano a RomaCapitale e i nuovi colleghi che stanno per iniziare la professione dovranno confrontarsi. 

 

Credo anche che l’intera professione, prima o poi, dovrà farsi carico di una profonda riflessione sulla esigenza di affrontare in modo innovativo quei bisogni che emergono da uno scenario economico e sociale nemmeno lontanamente prevedibile anche solo pochi mesi fa. 

 

Queste oltre duecento assunzioni devono essere solo un punto di partenza. Sono forze nuove, entusiaste, competenti, capaci di dare nuova linfa e forza a una professione – quella di assistente sociale – in grado di rafforzarsi attraverso una sua rigenerazione anche per affrontare un nuovo che ci spaventa e a noi sconosciuto.

 

Un nuovo sconosciuto, si. Una GUERRA – in maiuscolo, purtroppo, per dirne tutto l’orrore – che ci sembra lontana, la cui fine non sembra affatto vicina. Ma è ora e qui, che sui più fragili si abbattono le sue conseguenze, mentre una nuova stagione politico-parlamentare è alle porte. Auguri ai nuovi colleghi, dunque. Auguri a tutti noi. Auguri al Paese.

Ultima modifica il 18 Settembre 2022