Giornata mondiale del Servizio sociale: CO-COSTRUIRE UN NUOVO MONDO ECO-SOCIALE. NON LASCIARE INDIETRO NESSUNO.
di Laura Paradiso
Non sarà – quella del 15 marzo 2022 – una Giornata mondiale del servizio sociale come le altre.
Abbiamo scoperto insieme, adulti, giovani, bambini cosa significa sentirsi fragili e vivere in una precarietà quotidiana, che ha definito per molti, una condizione dell’anima e del corpo, una fragilità che non avremmo voluto scoprire in noi, nelle nostre città, nei nostri servizi, nel nostro Paese, nel mondo.
Come se non bastassero due anni di pandemia, siamo alla paura anzi al terrore della guerra, del sangue e delle lacrime.
Il nostro mondo è cambiato. L’Europa è cambiata e con essa l’Italia e tanti Paesi vicino a noi: nella percezione collettiva, nelle reazioni individuali, nella capacità di comprendere per davvero e fino in fondo ciò che ci circonda.
Ma allora oggi, in questa giornata internazionale cosa facciamo?
Oggi, come assistenti sociali nel mondo, vogliamo provare a noi stessi e agli altri che ci siamo, ci siamo con i nostri valori, con le nostre competenze, con la nostra professionalità e con la nostra passione.
Vogliamo riflettere e approfondire con l’aiuto di esperti, docenti universitari, autorevoli colleghe e colleghi, i temi importanti che questa Giornata ci invita ad affrontare.
Ci chiediamo se dobbiamo guardare alla nostra quotidianità – che anche in questi giorni ci scorre davanti – con occhi diversi, condizionati da quanto sappiamo accadere a poche centinaia di chilometri da noi.
Ma forse proprio per questo, non dobbiamo arretrare, piuttosto andare avanti, come l’Opera di Odessa che suona “Il Va pensiero” di Giuseppe Verdi, sapendo bene di sfidare le bombe. Questo sappiamo fare, pensare e realizzare un mondo fatto di collaborazioni e competenze trasversali e di co-progettazioni eco-sociali, un mondo sostenibile che veramente non lasci mai indietro nessuno. Vogliamo realizzare quanto le nostre studentesse e i nostri studenti oggi ci faranno vedere e sentire, vogliamo con loro realizzare un mondo di Pace, un mondo capace di ascoltare chi fa più fatica, chi non ce la fa, chi vive nelle periferie del tempo e dello spazio.
Vogliamo mettere a servizio delle cittadine e dei cittadini del mondo il nostro sapere professionale, nella certezza che potrà essere un tassello importante, anzi fondamentale nella co-costruzione di un mondo equo e solidale.
Vogliamo contribuire all’accoglienza – come facciamo con i migranti venuti dal mare – di quella folla afflitta fatta soprattutto di donne e bambini che fuggono dal loro amato Paese messo sotto scacco dalle bombe.
E’ a tutti i profughi che va oggi il mio pensiero.
E’ a tutti i profughi che voglio dire che noi ci siamo e ci saremo. Adesso, se possibile, con maggiore forza e determinazione.
E’ con tutte le cittadine e con tutti i cittadini di questo mondo a cui sono ancora negati i diritti, la libertà, l’educazione, che affronteremo la ricostruzione di un nuovo avvenire, insieme, nella certezza che nessuno si salva da solo.
Non sarà facile, ma noi ci saremo, come sempre.
Qui è possibile scaricare la locandina definitiva del WSWD organizzato dal CROAS Lazio in collaborazione con le università del Lazio fai: