«Gli assistenti sociali sono preoccupati per le difficoltà che devono essere affrontate dai Servizi sociali e per l’aggravarsi di una esplosiva situazione di malessere sociale che rischia di finire fuori controllo. La stessa gestione dei recenti Buoni Spesa si è ridotta ad una mera istruttoria amministrativa che non ha consentito di verificare le specifiche situazioni di fragilità e vulnerabilità delle persone richiedenti il contributo e il Servizio Sociale di prossimità non è stato messo in condizione di conoscere questa fascia di persone in difficoltà e di presentare loro il sostegno che l’Amministrazione potrebbe offrire in futuro». Lo scrive la presidente dell’Ordine del Lazio degli Assistenti sociali, Patrizia Favali, in una lettera aperta indirizzata alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, all’Assessora alle Politiche sociali, Veronica Mammì, e al Direttore Dipartimento delle Politiche sociali, Giovanni Serra. «Le ricadute negative sono gravi- si legge ancora- si rischia di non cogliere una condizione di crisi inedita e di monitorare l’evoluzione delle situazioni, cosi’ da mantenere, se necessario, la fondamentale relazione di fiducia, ascolto e sostegno; significa che i Servizi rischiano di non essere percepiti come un riferimento significativo per le persone e le famiglie e in grado di attivare il necessario raccordo tra la rete dei servizi, terzo settore e volontariato; si rischia di perdere preziose informazioni per programmare gli interventi successivi alla fase emergenziale, le strategie da mettere in campo per l’emergenza Covid19».
Ultima modifica il 23 Marzo 2021