LIBERA PROFESSIONE E SPORTELLO
LIBERA PROFESSIONE
La Libera professione dell’assistente sociale trova definizione e fondamento nella Legge n.84 del 1993 in cui l’articolo 1 comma 3 recita che “La professione di assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato”. In questa importante normativa di riferimento, all’inizio degli anni ’90, la figura dell’assistente sociale viene evidenziata in una duplice opportunità di inquadramento.
La professione è esercitata in modo autonomo quando l’attività è svolta nei confronti di diversi committenti, senza vincolo di subordinazione, attraverso una propria organizzazione di mezzi e del lavoro ed in modo abituale quando gli atti attraverso cui si estrinseca l’attività sono svolti con regolarità e sistematicità e può essere in forma individuale o associata.
Nel Titolo VII, capo III del Codice Deontologico dell’Assistente sociale gli articoli, dal 56 al 67, sono dedicati all’esercizio della professione in regime di libera professione, in società tra professionisti e in società multi professionale.
Per ulteriori approfondimenti consultare la pagina nel sito web del CNOAS, dedicata alla Libera professione
Pubblicazioni del CROAS LAZIO sulla libera professione dell’assistente sociale:
- “Appunti e spunti per la libera professione e l’impresa sociale”
- “La libera professione in un Welfare che cambia”
Disciplina dell’equo compenso delle prestazioni professionali – L. 49/2023
In tema di equo compenso, il CNOAS ha provveduto all’aggiornamento del Codice
deontologico e, dopo una serie di incontri sull’argomento curati dalla Commissione
Coordinamento e Partecipazione del CNOAS e le successive deliberazioni del
Consiglio Nazionale, sono state effettuate le comunicazioni previste dalla legge al
Ministero vigilante.
Il CROAS Lazio ha partecipato agli incontri e alla formazione sull’Equo compenso. Il
legislatore ha assegnato all’Ordine professionale il ruolo di tutela e supporto al
professionista rispetto all’equità di un compenso proporzionato alla quantità e qualità
del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale.
Un ulteriore sviluppo delle competenze dell’Ordine professionale anche alla luce
dell’apposita modifica del Codice deontologico che si è concretizzata nell’articolo 65
bis “Il professionista ha l’obbligo di convenire o di preventivare un compenso giusto, equo e
proporzionato alla prestazione professionale richiesta e determinato in applicazione delle norme in
materia. Nei soli rapporti in cui la convenzione, il contratto o comunque qualsiasi accordo con il cliente
siano predisposti esclusivamente dal professionista, lo stesso ha l’obbligo di avvertire il cliente che il
compenso per la prestazione professionale deve rispettare in ogni caso, pena la nullità della
pattuizione, i criteri stabiliti dalle disposizioni di legge. La violazione da parte del professionista
costituisce illecito disciplinare”. Nell’area personale del sito CNOAS è possibile accedere alla FAD sulla “Disciplina
dell’equo compenso delle prestazioni professionali” – due crediti di cui uno
deontologico – realizzata in collaborazione con la Fondazione Studi Consulenti del
Lavoro. Nella FAD vengono approfondite le norme in materia introdotte dalla Legge
n. 49/2023 che riguardano anche la professione dell’assistente sociale e sarà
disponibile fino al 27 novembre 2024.
SPORTELLO LIBERA PROFESSIONE ED IMPRESA SOCIALE
Lo Sportello Libera professione ed impresa sociale si concretizza con l’apertura il 2 maggio 2018 su iniziativa del Consiglio regionale dell’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio, a seguito di un percorso intrapreso da un gruppo di studio di assistenti sociali interessati al tema dello sviluppo della libera professione ed avvio di impresa sociale.
La mission dello Sportello Libera professione e impresa sociale è quella di offrire una conoscenza generale sui vari aspetti che riguardano il lavoro di assistente sociale libero professionista ed imprenditore sociale (normativa di riferimento, partita iva, rischi imprenditoriali, possibilità di accedere a fondi, avvio di studi associati e società di professionisti).
Dopo un periodo apparente di latenza dovuto al passaggio di consigliatura e all’adeguamento alle normative sulla transizione digitale nel quale però l’attività di informazione e consulenza agli iscritti non si è fermata, lo sportello è nuovamente visibile e fruibile a tutta la comunità professionale.
Per accedere gratuitamente allo Sportello e prendere appuntamento telefonico con la consigliera Addessi Elena, delegata in questo Consiglio regionale per questo ambito specifico, è possibile inviare un messaggio tramite la compilazione dell’apposito modulo di richiesta, di seguito riportato
Ultima modifica il 8 Gennaio 2024