“Una formazione che punti sulla prevenzione per creare nella coscienza del Paese un clima di rivolta morale e culturale”

 

Roma, 22 novembre 2024. “E’ un fenomeno talmente vasto e diffuso nella nostra società che si stenta anche solo ad immaginare di riuscire ad arginarlo se non realizzando uno sforzo corale dell’intero Paese. I numeri vanno drammaticamente oltre ogni immaginazione: negli ultimi 19 mesi – da gennaio 2023 a luglio 2024 – si contano in Italia 175 femminicidi, circa 9 al mese, più di 2 alla settimana. Un trend che non accenna ad attenuarsi: da gennaio ad agosto di quest’anno sono stati 64 sul totale dei 172 omicidi volontari”.

 

Così Elena Addessi, presidente del Consiglio regionale del Lazio dell’Ordine degli Assistenti sociali alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre di ogni anno.

 

“Gli/le Assistenti sociali – ha detto ancora – credono serva dare corpo ad una rete strutturata che veda costantemente dialogare le istituzioni che operano sul tema della violenza alle donne: Forze dell’Ordine, Magistratura, Medicina d’Urgenza, Famiglie, Scuola, Servizi sociali territoriali, Società Civile, Esecutivo, Legislatori nazionali e Locali utilizzando strategie comuni per realizzare interventi tempestivi e mirati. Serve mettere in moto un meccanismo che riesca a costruire, attorno alle donne che vivono o che stanno per entrare in situazioni di minaccia, una rete di figure professionali in grado di cogliere anche segnali deboli di pericolo”.

 

Per Addessi “serve una rete strutturata in grado di prendere in carico ogni situazione potenzialmente pericolosa sostenendo le donne che si trovano in una situazione di pericolo. Come Assistenti sociali, ha detto ancora, ribadiamo la necessità di una formazione congiunta tra tutti i soggetti impegnati a prevenire il fenomeno: l’obiettivo dovrà essere quello di creare nella coscienza del Paese quel clima di consapevolezza morale e culturale in grado di contrastare ogni forma di violenza.”

 

“Una formazione che punti molto sulla prevenzione coinvolgendo insegnanti e genitori finalizzata al tema del rispetto, alla accettazione delle sconfitte – amorose ma non solo – all’interiorizzazione della profonda differenza tra amare e possedere” ha concluso la presidente degli Assistenti sociali del Lazio.

 

Ultima modifica il 23 Novembre 2024