Care Colleghe e Cari Colleghi,
si conclude il mio impegno nell’Ordine degli Assistenti sociali del Lazio avendo completato il previsto numero di mandati consiliari.

Al di là del logico limite imposto dalle norme, sono convinta che – in particolare per chi come me ha avuto il privilegio di occupare posizioni di vertice nella nostra organizzazione ordinistica – vi sia una stagione dell’impegno diretto e una nella quale debba essere quello di cercare il coinvolgimento dei colleghi per costruire una professione sempre più forte, autorevole e credibile.

Lascio, dunque, il mio impegno attivo per il ruolo che ho ricoperto negli ultimi quattro anni. Non lascio certo quello a favore di una professione che continua ad appassionarmi e che merita di essere sostenuta ed affiancata. Questo significa che con tantissimi di voi ci saranno nuove importanti occasioni di incontro in contesti e situazioni diverse dalle attuali ma, credo, sempre stimolanti.

Sono anche molto lieta che questi miei saluti trovino posto in un portale più moderno, intuitivo ed in grado di offrire modalità di navigazione e interazione più immediate. Un portale che ho curato e seguito personalmente ad al quale ho dedicato molte delle mie energie e del mio tempo: spero che riceva il vostro apprezzamento.

Quelli passati sono stati anni duri, intensi e difficili, con l’ultima parte della Consiliatura caratterizzata da una enorme emergenza sanitaria che ha reso tutto più difficile.

Sono fiera di aver garantito a tutti gli iscritti che si sono rivolti all’Ordine una risposta ai temi che sollevavano entro tempi certi che al massimo sono stati di trenta giorni. Questo impegno mi ha permesso di interloquire spesso personalmente con tantissimi colleghi anche in situazioni non felici, come nel caso di aggressioni, cercando di individuare le strategie migliori perché le esperienze negative si potessero trasformare in occasioni di cambiamento positivo.

Sono sempre stata convinta che l’unica strategia sia quella di condividere l’impegno – assumendosi le responsabilità che a ognuno competono – con l’intera comunità professionale.

Nell’anno di UBUNTU – io sono perché noi siamo, parola d’ordine del WSWD 2021 – non posso che ricordarlo a tutti noi: l’Ordine c’è perché noi tutti ci siamo.

Non voglio qui menzionare – consapevole che c’è ancora tanto da fare – le tante iniziative, impegni, relazioni, partnership che hanno concretizzato l’impegno mio personale e di questo Consiglio: il tutto è dettagliato nel report di fine mandato.

Mi piace sottolineare le tante proficue collaborazioni con le Università, con gli altri Ordini regionali, con il Consiglio nazionale, con gli Ordini di altre professioni, in particolare con quello degli Psicologi e degli Avvocati, con il mondo della cooperazione, del volontariato e dell’associazionismo, con i sindacati, così come ricordare le tante interlocuzioni con le Istituzioni, alcune risultate molto efficaci, e i tanti eventi formativi realizzati.

Anche grazie a queste collaborazioni abbiamo valorizzato e sostenuto la ricerca e le prassi di Servizio Sociale: sono in uscita due testi, il primo sull’intervento di gruppo e il secondo sull’uso del tempo professionale; abbiamo contribuito al testo “Il Servizio sociale nell’emergenza covid- 19”, già pubblicato.

Ma voglio soprattutto sottolineare come alcuni promesse esplicitate nel programma siano state perseguite e mantenute con tenacia e costanza con un impegno personale e collettivo che non è mai venuto meno. Mi riferisco, in particolare, agli interventi tempestivi sulle notizie, sui fatti di cronaca, a fianco dei colleghi coinvolti, curando la nostra immagine consapevoli come siamo che la comunicazione è uno strumento politico e, quindi, afferisce alla responsabilità politica, non eludibile e non delegabile, di rappresentanza della propria comunità professionale verso terzi, verso le Istituzioni e verso gli stessi iscritti.

Quando ha avuto inizio la Consigliatura che ora volge al termine, i Servizi sociali e gli assistenti sociali stavano subendo da anni una contrazione di risorse economiche e umane. Grazie al nostro impegno – e questa mi sembra la sede idonea per ringraziare il Presidente Gazzi, la nostra collega Nunzia Bartolomei e tutto il Consiglio nazionale per l’impegno profuso – qualcosa è cambiato ed è stata attivata una nuova dinamica evolutiva dei Servizi sociali.

Sono stati assunti i dirigenti di Servizio sociale in varie ASL laziali e molti colleghi sono stati assunti a tempo determinato in attesa dei concorsi banditi o avviati, anche se siamo ancora in attesa di indicazioni regionali che prevedano in modo omogeneo l’istituzione di struttura organizzativa di servizio sociale. Così come sono stati assunti molti assistenti sociali nei servizi della giustizia minorile e adulta e molti altri per occuparsi del sostegno al reddito anche se ancora a tempo determinato; siamo in attesa dell’espletamento del concorso bandito dal Comune di Roma ma soprattutto dei concorsi che ci attendiamo numerosi per riuscire a raggiungere, finalmente, il rapporto di 1 assistente sociale per ogni 5.000 abitanti.

La collaborazione con il mondo della cooperazione e sindacale ha consentito di avviare una riflessione sulla qualità dei servizi esternalizzati dai professionisti, in particolari assistenti sociali.

Al di là delle assunzioni di cui sono ovviamente lieta, finalmente saremo in grado anche nella nostra Regione di garantire servizi di qualità alle persone che a noi si rivolgono.

Tutte queste questioni – e non solo queste – dovranno essere seguite con determinatezza e portate a termine nella prossima Consigliatura: è un passaggio decisivo e cruciale perché vi sono tutte le premesse e le condizioni perché vengano superata la marginalizzazione e la residualità che hanno connotato negli anni precedenti la nostra attività.

La nostra comunità professionale, come sempre, dovrà garantire con competenza e professionalità il proprio supporto alle comunità territoriali: solo così potrà finalmente mettere in atto interventi davvero efficaci.

Prima di salutare tutti, nella mia veste di Presidente, ma non certo in quella di collega iscritta nel Lazio, voglio ringraziare per il loro costante lavoro la segreteria dell’Ordine nelle persone di Leonardo De Pieri, Massimiliano Patricelli e Alessandra Poleselli e i molti consulenti di cui ci avvaliamo: in particolare Leonello Bartolomei, commercialista; Fabrizio D’Amore, webmaster; Mario Lucignani, consulente del lavoro; Elena Pietropaoli, consulente legale nonché DPO; Fabio Pisani, consulente alla comunicazione; Mirko Tarantelli, consulente informatico; senza di loro quasi nulla di quello che abbiamo realizzato sarebbe stato possibile.

Voglio ringraziare inoltre Jessica Querzoli, Revisore Unico dei Conti dell’Ordine, per la sua competenza, il suo rigore coniugato alla disponibilità e alla gentilezza e tutti i Consiglieri uscenti con i quali ho collaborato in questi quattro anni: con alcuni di essi, non tutti purtroppo, la collaborazione è stata particolarmente proficua e il loro impegno prezioso.

Infine un ringraziamento speciale lo dedico all’Ufficio di Presidenza, non me ne vorranno se di loro sottolineerò soltanto un aspetto dei molti praticati: la vice presidente Daniela Cirulli, che mi ha costantemente supportato: nulla di quanto è stato scritto in questi anni non è stato condiviso con lei e migliorato dai suoi suggerimenti; il consigliere segretario Oriana Mengoni che si è occupata della parte meno interessante, come la definisce lei stessa, ma assolutamente indispensabile del lavoro, impegnandosi ad esempio in iscrizioni, verbali e adempimenti amministrativi necessari per la nostra natura giuridica di ente pubblico; Piero Rossi, senza di lui non credo saremmo riusciti ad acquistare la sede e a metterla a norma, senza ovviamente ricordare il suo impegno come tesoriere.

Nel momento dei saluti conclusivi permettetemi di rivolgere un pensiero al nostro Paese. Cerchiamo di meritarci questa splendida Italia: amiamola, rispettiamola, curiamola. Prendiamocene cura, in tutti i sensi, proprio come da assistenti sociali noi più di altri sappiamo fare. Mai come oggi, il suo e il nostro futuro sono nelle nostre mani.

Patrizia Favali
Presidente

Ultima modifica il 5 Maggio 2021